Terremoto a quattro zampe
Ace è all’inizio della sua formazione REDOG. Ha tutte le carte in regola per diventare un bravo cane da ricerca. La sua conduttrice Andrea Schaub è un’addestratrice cinofila. Conosciamo insieme questo duo affiatato.
Reportage: Dagmar Wurzbacher
Fotografie: Andrea Schaub e Andrina Vogt
«È bello quando i cani sono ben addestrati, non trova?»: la battuta d’inizio dell’intervista ad Andrea Schaub rivela già molto di questa donna costantemente circondata da amici a quattro zampe. Per lei è molto importante curare il legame tra uomo e cane. Nella sua scuola impartisce insegnamenti soprattutto alle persone, insegnando loro ad avere fiducia nei cani e viceversa, così da favorire una convivenza pacifica.
La donna, oggi 56 anni, è a contatto con i cani sin da bambina, quando ogni tanto faceva la dog sitter. Oggi vive in una fattoria, molto simile a quella della zia in cui passava le vacanze da piccola. «Qui realizzo i miei sogni». Mentre pronuncia queste parole apre le braccia, quasi a stringere simbolicamente in un abbraccio il suo angolo di paradiso, animali, alberi e fiumiciattolo inclusi. Nella fattoria ci sono alpaca, gatti, porcellini d’India, conigli, tartarughe, cincillà, maialini nani, gechi leopardini e pesci, oltre ovviamente a tanti cani! Il primo ad arrivare in questa fattoria di Hinwil è stato, nel 1990, il meticcio di pastore maremmano Jimmi.
A volte devo proprio fermarlo
Andrea Schaub, conduttrice di cani, con Ace nell'addestramento
Il ricordo di Shina
Sono tanti i cani che hanno vissuto dagli Schaub; da Wenja, incrocio tra un boxer e un labrador, alla flat coated retriever Lajra, o ancora il pastore olandese Asip e il figlio Base. Fin quando, nel 2014, grazie alla flat coated retriever Shina, la conduttrice di cani ha scoperto REDOG. «La mia Shina era il cane perfetto per REDOG», racconta visibilmente commossa. La famiglia ha dovuto dirle addio la scorsa estate. «Era davvero una lavoratrice instancabile, sempre pronta a mettersi alla ricerca!»: proprio le caratteristiche che deve possedere un cane da ricerca.
Anche le conduttrici e i conduttori devono soddisfare dei requisiti: è necessario essere in forma, visto che quando si cercano i dispersi spesso bisogna camminare per chilometri, a volte anche in salita. Soprattutto durante la formazione bisogna dare prova di resistenza: dietro il lavoro di un’unità cinofila c’è spesso notevole impegno personale e temporale. Solitamente ci vogliono dai due ai quattro anni prima che un team sia pronto a passare all’azione.
Sulle orme di Shina
Ma tutto ciò non fa paura ad Andrea Schaub. Ace è il terzo cane REDOG che forma. Due volte a settimana va ad esercitarsi con Ace e con Lai, la cui formazione è già conclusa. Con Lai la conduttrice è andata in missione già molte volte. Ace, un vero terremoto, è all’inizio della formazione. Il cucciolo non ha ancora compiuto un anno ma si dà davvero da fare. «A volte devo proprio fermarlo. Spesso infatti, non appena vede Lai fare qualcosa, si lancia a imitarlo», racconta divertita la conduttrice.
Per i cani la ricerca è un gioco che alla fine termina con una ricompensa, che può essere un giocattolo o delle crocchette. «Per loro, tra un’esercitazione e l’effettiva ricerca di persone non c’è alcuna differenza», continua la donna, ancora oggi affascinata da questi infaticabili aiutanti. «Nella maggior parte delle missioni cercano per ore senza trovare nulla. Ma non per questo si danno per vinti. Proprio come se sapessero che non è più un gioco e che c’è qualcuno che aspetta con ansia di riabbracciare le persone che stanno cercando».
Cosa piace in particolare ad Andrea Schaub? Aiutare, cercare in posti dove nessuno riesce ad arrivare, come montagne e boschi, e quella luce che emana dagli occhi dei cani. Ma anche parole come queste: «Siamo ancora colpiti dal vostro impegno, dal vostro lavoro di squadra e dall’impeccabile organizzazione. In pochissimo tempo tantissime persone e cani si sono precipitati ad aiutarci. Per fortuna oggi nostro padre è di nuovo a casa e sta bene».